Apple e Google si sono offerti di gestire un sistema di tracciamento dei contatti Covid-19 (coronavirus). Un progetto sviluppato congiuntamente per conto delle autorità nazionali, in un evidente tentativo di stimolarne l’adozione.

A partire dal suo prossimo aggiornamento iOS 13.7, Apple offrirà agli utenti la possibilità di abilitare il tracciamento dei contatti senza dover scaricare un’app. Nel frattempo, Google creerà un’app basata sui criteri forniti dai funzionari sanitari. Inoltre inviterà gli utenti Android a scaricarla quando saranno disponibili le notifiche di esposizione. I servizi saranno interoperabili tra loro e con eventuali app già rilasciate utilizzando la tecnologia delle aziende. Apple e Google hanno affermato che diversi stati degli Stati Uniti si erano già iscritti.

La soluzione solida offerta dalle due multinazionali

Scott Becker, CEO dell’Association of Public Health Laboratories negli Stati Uniti, ha affermato che un servizio chiavi in ​​mano allevierà l’onere per le autorità eliminando “molti dei requisiti iniziali per la creazione di un’app e la configurazione dei server”. Si tratta di una soluzione più solida rispetto ad un’API e consentirebbe a un maggior numero di persone di partecipare, sempre su base volontaria; permetterebbe inoltre l’interazione con un più ampio ecosistema di app e autorità sanitarie governative.

“Privacy, trasparenza e consenso sono fattori fondamentali in questa iniziativa, e intendiamo sviluppare questa funzionalità consultandoci con le parti interessate. Pubblicheremo informazioni sul nostro lavoro in modo che tutti possano analizzarle apertamente.”

La decisione di Apple e Google

Ad aprile Apple e Google avevano annunciato di voler lavorare insieme.
L’obiettivo era quello di rendere possibile l’utilizzo della tecnologia Bluetooth per aiutare governi e autorità sanitarie a contenere i contagi. Tutto il progetto è nel pieno rispetto della sicurezza e della privacy degli utenti.

Nella prima fase, in maggio, le due aziende hanno rilasciato API per consentire l’interoperabilità fra i dispositivi Android e iOS delle app sviluppate dalle autorità sanitarie. Queste le parole delle due aziende:

“Tutti noi, in Apple e Google, crediamo che mai come adesso sia importante unire le forze per risolvere uno dei problemi mondiali più urgenti. Lavorando in stretta collaborazione con sviluppatori, governi e operatori della sanità pubblica, contiamo di poter sfruttare la potenza della tecnologia per aiutare i Paesi di tutto il mondo a rallentare la diffusione del virus COVID-19 e accelerare il ritorno alla normalità”.